“Healthy Revolution”, rivoluzione salutistica. I trend alimentari degli ultimi anni, sempre più orientati alla sfera della salute e del benessere, hanno dimostrato come nei responsabili d’acquisto ci sia una maggiore consapevolezza quando si trovano a scegliere quali prodotti inserire nel carrello o meno.
La continua ricerca di salute e benessere dentro e fuori dal piatto, sembra nascere come una sorta di contraltare alla vita frenetica e costantemente sotto stress propria soprattutto dei centri urbani. Non a caso negli ultimi anni abbiamo assistito al boom dello yoga e di numerose altre attività orientate a un recupero di una sfera di benessere non solo fisica ma anche spirituale. Discipline che si fanno promotrici di un nuovo stile o approccio di vita. È l’era del keep calm. Laddove frenesia, iperconnessione e overload informativo sono il nostro ambiente quotidiano, si ricercano nuove comfort zone e percorsi di benessere psico-fisico in grado di riconnettere l’individuo con se stesso, con il tempo presente, con i suoi ritmi.
SPRIM forte della sua esperienza di oltre 15 anni e specializzazione in ambito alimentare e nutrizionale, ha analizzato i maggiori food & healthy trend che hanno dato inizio a questa rivoluzione salutistica. Vediamone alcuni insieme!
I trend nutrizionali e salutistici maggiormente in crescita
Come rispondono le aziende a questa “ondata” di salutismo da parte del consumatore? Valorizzando la propria comunicazione con claim di natura nutrizionale/salutistica. Sono sempre di più i prodotti che sul pack presentano testi di valorizzazione legati agli ingredienti del prodotto, alla loro origine o al metodo produttivo. La difficoltà è restare sempre “sul pezzo”: alcuni claim continuano a spingere il sell-out, altri tramontano.
“Senza conservanti” risulta il claim più utilizzato, ma ha già saturato il mercato quindi ad oggi è considerato in discesa.
L’interesse verso gli aspetti salutistici del cibo porta alla ricerca di alimenti “benefici”, i cosiddetti superfood e alcuni di questi sono diventati veri e propri trend setter del settore: avocado, mandorle e avena, insieme ad alcune spezie e semi hanno registrato negli ultimi anni dati di crescita impressionanti:
avocado +121%
curcuma +71
zenzero +37
semi di zucca +30%
sesamo +19%
chia +17%
Anche alimenti meno conosciuti come il tè matcha e l’alga spirulina, grazie alla risonanza che hanno avuto attraverso i social media, godono ormai di una certa notorietà.
E gli ingredienti del futuro? Quali saranno?
Sovrappopolamento e cambiamenti climatici renderanno necessaria la diffusione a livello globale di nuove forme di cibo, più sostenibili. Dalle soluzioni trovate in laboratorio come la carne sintetica fino agli alimenti di vario tipo ottenuti dai tessuti degli insetti o da lieviti e muffe come le micro-proteine, già utilizzate da Mc Donald per la produzione degli hamburger vegani. Oltre ad alghe e meduse, già diffuse in Oriente, ma ancora poco sfruttate nel resto del mondo.
La carne sintetica: si ottiene raccogliendo cellule staminali da tessuti animali e lasciando che si differenzino in fibre, fino a ricavare una quantità sufficiente di tessuto muscolare che possa essere unita, aromatizzata e venduta come carne.
Coltura di cellule: i campioni hanno un sapore fresco e delicato che ricorda i corrispondenti frutti freschi, più intenso nei prodotti disidratati. Anche l’aspetto ricorda i rispettivi frutti freschi.
Insetti: più di 2 miliardi di persone fanno già uso di insetti per fini alimentari, e le specie commestibili in commercio sono oltre 1.900.
Alghe: in Oriente sono un alimento comune.
Meduse: in Cina vengono utilizzate essiccate nelle insalate, in Giappone vengono invece fritte in tempura oppure utilizzate nel sushi. In Thailandia, tagliate a strisce, vengono mangiate come spaghetti. Sono diventate quasi infestanti nei mari di tutto il mondo per la riduzione dei pesci che si predano di questi animali.
Micro-proteine: disponibile ormai nelle più svariate declinazioni e gusti, dal 2004 al 2009 viene introdotto come componente dei burger vegetariani dalla catena McDonald’s, mentre attualmente lo si può trovare in diversi supermercati americani ed europei.
Sostenibilità ambientale e “salutismo”
Salute e scelte alimentari più sane non possono trascurare la salute del pianeta e indirizzano la scelta di molti consumatori verso pack più sostenibili / compostabili e filiere di produzione sempre più corte. Basti pensare che quasi un consumatore su due dichiara di aver acquistato nel corso dell’anno scorso prodotti alimentari per motivazioni di carattere etico e sociale. La sostenibilità diventa quindi un driver molto importante per le scelte dei consumatori di oggi e per le generazioni “Greta”, responsabili d’acquisto di domani.
In questo vario contesto anche il mercato del food sta cambiando rapidamente cercando di adattarsi a ciò che chiede a gran voce il consumatore. E se quest’ultimo chiede ‘salutismo’, ecco che tutti i player si affrettano a popolare e farsi portavoce di questo universo. L’industria lancia nuovi prodotti e linee, spinge messaggi che a loro volta influenzano le abitudini del consumatore. L’HORECA lancia nuovi format, cavalca nuovi trend che facilmente diventano virali a livello internazionale: avocado e acai riempiono i menù, estratti e poke bowls cambiano i momenti di consumo.
SPRIM in collaborazione con Food Business Academy, l’alta formazione per i manager del settore alimentare, ha lanciato il primo corso per conoscere e comprendere gli attuali healthy trend. Contattaci, il futuro è già qui!