Aggiornamento: dopo il parere positivo di EFSA, anche la Commissione Europea in data 5 maggio ha autorizzato il consumo alimentare delle larve essiccate di Tenebrio molitor.
Le larve essiccate di Tenebrio molitor potranno essere consumate in sicurezza, intere come snack o sotto forma di “farina” all’interno di barrette, biscotti e pasta. È quanto emerge dal parere scientifico pubblicato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) il 13 gennaio che, per la prima volta dal 2018 (anno in cui è entrato in vigore il nuovo regolamento sui novel food), ha realizzato una valutazione completa di un prodotto a base di insetti, esprimendo parere positivo sulla loro sicurezza (1) (2).
Infatti, in seguito a una richiesta pervenuta alla Commissione Europea, il panel multidisciplinare di esperti EFSA ha realizzato un’attenta analisi di tutti gli aspetti relativi alla modalità di allevamento, al processo di produzione, alla sicurezza e al profilo nutrizionale e tossicologico delle larve essiccate di Tenebrio Molitor, comunemente nota come tarma della farina (1).
Questi novel food sono perlopiù costituiti da proteine, grassi e fibre (soprattutto chitina, una fibra insolubile che è il principale componente dell’esoscheletro degli insetti) e il loro consumo non è risultato critico dal punto di vista nutrizionale.
Relativamente alla sicurezza, i livelli di contaminanti dipendono dai livelli presenti nel mangime utilizzato in fase di allevamento e sono quindi controllabili seguendo la legislazione europea sui mangimi, mentre non sono state rilevate criticità sulla stabilità del prodotto in fase di conservazione, a patto di rispettare i limiti delle specifiche proposte durante l’intero periodo.
Inoltre, dagli studi tossicologici disponibili in letteratura non è emerso alcun effetto avverso. Non è possibile escludere invece la comparsa di reazioni allergiche che possono essere provocate da una sensibilità individuale alle proteine delle larve, da una reattività crociata con altri allergeni (in soggetti allergici ai crostacei e agli acari della polvere, ad esempio) o da allergeni residuati da mangimi per insetti.
Secondo il professor Mario Mazzocchi dell’Università di Bologna “Ci sono chiari vantaggi ambientali ed economici nel sostituire le fonti tradizionali di proteine animali con quelle che richiedono meno mangime, producono meno rifiuti e provocano meno emissioni di gas serra. L’abbassamento di costi e prezzi potrebbe migliorare la disponibilità di alimenti, mentre la nuova domanda creerà nuove opportunità economiche, che potrebbero però interferire con i settori esistenti” (2).
Già nel 2018, 4 italiani su 10 si sono dichiarati pronti ad assaggiare insetti (3), ma se fate parte del gruppo degli scettici non temete: c’è ancora un po’ di tempo per abituarsi a questa possibilità. Infatti, nonostante il parere positivo di EFSA, per la commercializzazione serve anche l’autorizzazione da parte della Commissione Europea, alla quale seguiranno i voti dei singoli Paesi membri per l’immissione sul mercato.
Fonti:
- European Food Safety Authority (EFSA). EFSA Panel on Nutrition, Novel Foods and Food Allergens (2021). Safety of dried yellow mealworm (Tenebrio molitor larva) as a novel food pursuant to Regulation (EU) 2015/2283. EFSA Journal,19(1):6343.
- European Food Safety Authority (EFSA). Edible insects: the science of novel food evaluations.
- DOXA (2018). Insetti, 4 italiani su 10 sono pronti a mangiarli.