Oggi più che mai i brand si trovano a moltiplicare i possibili touchpoint con i consumatori “iperconnessi”. Catturare l’attenzione e mantenerla è tutt’altro che semplice e un supporto arriva dalla tecnologia: intelligenza artificiale, bot, realtà aumentata, sono tutti modelli d’interazione in grado di migliorare l’esperienza complessiva dell’utente e favorire la propensione all’acquisto.

Offline oppure online? Entrambi

Se il punto di vendita ricopre ancora un ruolo centrale nell’acquisto (il 93% degli acquisti in Italia è offline) è un dato di fatto che la trasformazione digitale ha aperto scenari imprevisti e ad elevato potenziale innovativo. In questo contesto ricopre un ruolo fondamentale il phygital marketing, cioè quell’approccio che grazie alla tecnologia crea una sinergia tra mondo fisico e digitale. Una sfida che, evidentemente, riguarda anche i retailer.

“La rivoluzione digitale è iniziata con la trasformazione e la trasposizione di quante più attività e funzioni “reali” in un’entità digitale. Oggi, la tendenza inversa sta diventando sempre più evidente; il virtuale sta iniziando a rivelarsi nel reale”.

Secondo dati Salesforce il 59% degli acquirenti utilizza lo smartphone in un negozio: il 48% lo fa per confrontare i prezzi, il 41% cerca informazioni, il 37% cerca i coupon.  Coinvolgere il consumatore in punto vendita significa quindi creare interazioni con i device che hanno tra le mani: lo smartphone, su tutti. Ampliare ed arricchire l’esperienza di acquisto dando vita ad un universo di contenuti online permette di incrementare l’engagement e la completezza informativa nella fase decisionale per eccellenza.

 

Il phygital secondo SPRIM

Una strategia di phygital marketing si fonda su due presupposti fondamentali: da un lato l’applicazione di strumenti tecnologici innovativi, dall’altro la produzione di contenuti di qualità e, soprattutto, rilevanti per il target di riferimento. In una parola, Contechnology.

Un’esperienza che SPRIM declina sia in ambito food & retail che pharma & CHC. Se parliamo di prodotti distribuiti in GDO, il packaging può diventare il punto di partenza per un’esperienza multimediale interattiva: può fornire informazioni aggiuntive e approfondimenti nutrizionali o ancora dare vita a storytelling video immersivi, come i tour di filiera.

Nel settore pharma & CHC il phygital marketing apre scenari interessanti non solo verso il consumatore, ma anche nella relazione con i professionisti della salute (per cui abbiamo un servizio dedicato): soluzioni che uniscono esperienze fisiche e digitali consentono di ridurre i costi (ad esempio dell’in-person detailing), personalizzare senza fatica i contenuti e favorire l’engagement del target. A questo si aggiunge la possibilità di creare veri e propri scaffali virtuali, in cui visualizzare prodotti, schede tecniche e promozioni e consultare contenuti di approfondimento sviluppati dal brand.

 

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