In Italia 31 milioni di persone sono iscritte a Facebook e 19 milioni hanno un profilo su Instagram. In media trascorrono 2 ore al giorno sui social network (dato che ha avuto un ulteriore incremento in questo periodo storico)
Secondo recenti indagini emerge inoltre che il 70% degli utenti desidera ricevere messaggi pubblicitari sui social e un italiano su due preferisce gli annunci su Facebook e Instagram ad altri media. Certo, non tutti i messaggi sono uguali: il 60% vuole ricevere messaggi mirati sulla base dei propri bisogni e desideri.
Farmaci e social network: cerchiamo di fare chiarezza
Ma per le aziende farmaceutiche? La situazione è piuttosto complessa. La notizia positiva è che nell’ultimo anno e mezzo qualcosa si è mosso in direzione di una regolamentazione. Con le linee guida del 25 luglio del 2018 il Ministero della Salute ha invece dato il via libera alla pubblicità dei farmaci da banco sui social network, Facebook, Instagram e YouTube, seppur con molte limitazioni. Vediamole insieme:
I messaggi sui social network devono essere statici
Nessuna possibilità di interazione: niente commenti e reazioni. Per quanto riguarda Facebook, data l’impossibilità di limitare la condivisione dei messaggi da parte degli utenti è prevista che la società inserisca un disclaimer sotto il post originale: “Il Ministero della Salute autorizza esclusivamente il contenuto del messaggio pubblicitario. Eventuali commenti sono di esclusiva responsabilità dell’utente, l’azienda si dissocia dai commenti degli utenti”.
I testi devono essere autorizzati dal Ministero della Salute
Ogni testo deve essere autorizzato dal Ministero della Salute. Gli esperti del Ministero si riuniscono ogni 3 settimane e si impegnano a fornire un riscontro entro 45 giorni dalla sottomissione del contenuto.
I link devono rimandare a pagine autorizzate
Fotografie e video sono autorizzati purché siano immediatamente visibili nell’anteprima del post. Via libera ai link che puntano alla pagina istituzionale del prodotto e/o ad altre, a condizione che la pagina di destinazione sia autorizzata dal Ministero.
Il numero di post da sottoporre al Ministero è limitato
Le aziende possono sottoporre al Ministero per approvazione un piano editoriale complessivo contenente un massimo di 10 post.
Su Instagram si possono pubblicare solo storie
Le attività su Instagram sono ridotte ai minimi termini: si possono pubblicare solo stories pharma, che non hanno di default commenti e like.
Limitazioni all’utilizzo di testimonial
La pubblicità di un medicinale non può contenere raccomandazioni di scienziati, operatori sanitari o di influencer. Ci sono però alcune novità: se il ruolo della persona conosciuta non è più attivo, ma si limita alla sola presenza senza alcuna raccomandazione o manifestazione di preferenza può essere allora utilizzato, a patto che il testimonial non presenti sintomi della patologia per la quale il prodotto è indicato, trattandosi altrimenti di raccomandazione indiretta.
Cosa è meglio fare per le aziende
Una campagna ben strutturata, creativa e organizzata con il giusto anticipo può portare risultati incoraggianti in termini di brand awareness e memorabilità. Non dimentichiamoci poi che Facebook e Instagram consentono una selezione del target molto precisa, a livello sociodemografico, di geolocalizzazione e di interessi: la possibilità di conoscere meglio il proprio target può giocare a favore delle aziende per impostare altre attività di comunicazione e migliorarne l’efficacia.
Contattaci per studiare insieme la strategia più efficace e compliant per la comunicazione dei tuoi brand sui social network. Saremo felici di organizzare un meeting e approfondire il tema.