Le grandi startup del food si stanno muovendo rapidamente verso la “Food Tech”, un settore che fa leva sull’innovazione per trasformare la più grande attività economica mondiale: il cibo. La Food Tech introduce nuovi paradigmi per la produzione, conservazione, lavorazione, confezionamento, controllo, distribuzione e, non ultima, la comunicazione nel settore alimentare e in nutrizione.
La Food Tech favorisce sostenibilità e consapevolezza
Tra le applicazioni più concrete di questa rivoluzione tecnologica vanno citate le etichette intelligenti per accedere ad informazioni approfondite sui prodotti, tracciarne l’origine e acquistare con più consapevolezza, o ancora esperienze multimediali interattive che appartengono al campo del phygital marketing e ampliano l’esperienza d’acquisto: un esempio, i tour virtuali lungo la filiera produttiva.
Ma le possibilità sono grandiose, anche in campo di nutrizione e sostenibilità: stampanti 3d che ricreano l’alimento “ideale” a partire da un pattern di dati e informazioni sui consumatori, eating experience educative che incoraggiano e agevolano l’adozione di una dieta sana, sistemi di cognitive cooking per realizzare piatti mai visti, grazie alla sinergia tra dati e smart kitchen.
La Food Tech favorisce scelte alimentari corrette
L’uso di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, attingendo ad algoritmi e dati sui consumatori permette di mappare e tracciare i consumi alimentari e lo stile di vita dei consumatori. Si arriva così a delineare veri e propri profili nutrizionali, aggiornati in tempo reale e perfettamente aderenti alla realtà. Questo può aiutare i nutrizionisti e le aziende alimentari a comprendere al meglio le caratteristiche e le esigenze nutrizionali di ogni consumatore, realizzando così prodotti più che mai personalizzati e su misura.
Personalizzazione quindi, ma anche accesso alle informazioni. Siamo nell’era dell’informazione e spesso i consumatori sono ancora confusi da etichette poco informative e packaging “ingannevoli”. Sono ancora molti, la maggioranza, i consumatori non hanno una cultura alimentare e nutrizionale tale da comprendere a fondo i benefici o le controindicazioni di un determinato alimento: il 67% non sa scegliere i cibi con piena consapevolezza e il 66% crede alle fake news in materia di alimentazione. Al tempo stesso cresce il desiderio di ricevere informazioni sul cibo che si compra e si mangia: il 72% dichiara di voler sapere tutto ciò che è contenuto nel proprio cibo.
Ed è qui che la tecnologia può essere d’aiuto ai consumatori e una leva differenziante per le aziende e le startup del food: applicazioni per smartphone, smart food, etichette intelligenti sono solo alcune soluzioni per distinguersi.
La versione di SPRIM: contenuti e tecnologia
L’idea che anima la Contechnology™ riassume tutto quanto detto fino ad ora: SPRIM utilizza la tecnologia per rendere più accessibili, comprensibili ed efficaci i contenuti di informazione e di edutainment realizzati. Facilitare scelte alimentari sane per i consumatori significa proprio questo: non solo garantire accesso all’informazione, ma garantire un’informazione corretta, completa e scientificamente valida. Questo sia attraverso un lavoro sullo sviluppo di etichette funzionali e funzionanti, grazie alla nostra agenzia specializzata Way:Q, sia grazie alla realizzazione di applicazioni o algoritmi di valutazione e classificazione dei prodotti alimentari.
Discorso simile per la comunicazione su origine e filiera dei prodotti: lavorare su un concetto come la blockchain alimentare permette di raccogliere informazioni sui prodotti e offrire così ai consumatori tutta la trasparenza possibile su origini, trasformazione e distribuzione. La blockchain è un approccio rivoluzionario che non porta benefici solo al consumatore: questa soluzione garantisce ai retailer, all’industria di trasformazione e al mondo dell’Horeca maggiori sicurezze e un margine ridotto di errore.
Se vuoi conoscere le tecnologie usate e approfondire le nostre soluzioni scrivici per fissare una call o un meeting conoscitivo.