Le scelte alimentari di ogni giorno, dal supermercato alla tavola, riflettono tra gli italiani una carente consapevolezza in materia di sana alimentazione. Come introdotto nel nostro articolo precedente (clicca qui per leggerlo), i claim nutrizionali tendono ad essere interpretati male, portando a sovrastimare i contenuti di alcuni nutrienti e a incentivarne l’acquisto tra i consumatori, indipendentemente dall’effettiva qualità nutritiva del prodotto. Inoltre, come riportato dal Corriere in questo articolo ed emerso dall’Associazione Nazionali Dietisti, meno di una persona su quattro ha conoscenze e competenze sufficienti per orientare le proprie scelte verso alimenti qualitativamente buoni e più sani. Noi di Sprim siamo andati alla ricerca di strumenti capaci di orientare le scelte dei consumatori verso prodotti più sani e abbiamo scoperto l’app Oplà: un nuovo strumento digitale per mangiare meglio e in modo consapevole. Se non hai l’app puoi scaricarla qui.

 

Oplà: come funziona

Dopo la creazione di un profilo personale che include, oltre a dati personali, dati su eventuali esigenze relative ad allergie o intolleranze, preferenze alimentari (“senza coloranti”, “senza aromi”, “senza grassi idrogenati”, “vegano”, “bio”, ecc.) e preferenze nutrizionali (“meno grassi”, “meno sale”, “più fibre”, ecc.), Oplà permette di conoscere lo score nutrizionale di ciascun prodotto e scoprire quanto è compatibile con il proprio profilo.

Infatti, scansionando il codice a barre di un prodotto oppure cercandolo all’interno dell’app – che possiede un database con oltre 25 mila prodotti – appare una scheda prodotto comprensiva di numerosi parametri:

  • lo score nutrizionale, che può oscillare tra 0 e 10, valuta le caratteristiche nutrizionali del prodotto sulla base dell’apporto di zuccheri, grassi saturi e sale, come da raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;
  • il grado di compatibilità, invece, è una percentuale che indica se il prodotto è in linea con le esigenze del proprio profilo, quello inserito in fase di registrazione iniziale, che può essere modificato in ogni momento; la funzione è particolarmente attenta alle persone allergiche/intolleranti poiché viene azzerata la compatibilità per i prodotti contenenti gli allergeni da evitare, i quali sono richiamati da un messaggio ben visibile;
  • per ogni prodotto è possibile conoscere anche il grado di processamento, attraverso l’indice di trasformazione, che si ispira al NOVA score (2) e attribuisce un punteggio variabile da 1, per gli alimenti non trasformati o minimamente trasformati, a 4, ultra-processati.

A completare la scheda non mancano naturalmente la tabella nutrizionale e la lista degli ingredienti presenti.

La possibilità di cercare prodotti simili nel database dell’app, all’interno di una stessa categoria, e di inserire prodotti “in dispensa”, creando una raccolta dei propri preferiti, possono essere 2 aspetti determinanti nell’aumentare la variabilità dell’alimentazione, grazie al fatto che l’app aiuta il consumatore nella ricerca di alternative preferibili, sia dal punto di vista nutrizionale che della compatibilità, effettuando confronti al suo posto, funzionalità che può tornare utile anche ai Professionisti della salute.

Sembrano esserci insomma tutti i presupposti perché la spesa – e l’alimentazione di conseguenza – possa cominciare ad essere più “ragionata” e meno impulsiva, senza per questo rinunciare all’immediatezza e alla praticità.