Oltre l’ambulatorio: le soluzioni Sprim per un patient engagement sempre più autonomo e digitale
Non tutti i mali vengono per nuocere. Nel periodo post-covid, gli italiani hanno mostrato una maggiore fiducia nei confronti del sistema sanitario nazionale. Infatti, secondo lo STADA Health Report 2021, un ampio sondaggio condotto su oltre 30mila persone in 15 paesi europei, l’Italia si colloca al quarto posto tra i paesi intervistati che ritengono il proprio sistema sanitario nazionale pronto ad affrontare un’altra pandemia in futuro. Questo, dunque, è un momento ideale per rafforzare e ampliare la relazione tra medico e paziente, e quindi di meglio connetterli sfruttando le potenzialità del digitale. Il paziente diventa protagonista del proprio engagement digitale per la sua salute anche condividendo il proprio vissuto clinico con il medico che nel suo modus operandi si dimostra sempre più empatico.
Da qui nasce l’opportunità di sviluppare tools digitali che permettano al paziente di esprimere la propria opinione, informarsi, ottenere risposte accreditate e credibili, comunicare con i propri specialisti di fiducia, rispettandone tempi e privacy. Da qui, la diffusione di un approccio digital health con cui sarà possibile abbattere le distanze, snellire la burocrazia e diminuire i tempi di attesa, garantendo al contempo, una consulenza da remoto che ricalchi quella ambulatoriale.
In questo scenario, Sprim si propone di diventare il tuo main ally nello sviluppo di un patient engagement sempre più autonomo che pone il paziente al centro di un ampio spettro di possibilità di esperienze digitali.
Lo sviluppo di un therapy reminder per mezzo di landing page multidevice, la creazione di app per supportare il paziente durante la terapia farmacologica, l’ideazione di piani di disease awareness con piattaforme di approfondimento, sono solo alcune delle soluzioni personalizzate e innovative di digital transformation pensate da Sprim, società specializzata nel mondo della salute e della nutrizione.
Da questa prospettiva quindi, l’engagement del paziente verrà migliorata partendo dall’inclusione volontaria dello stesso come parte chiave della narrazione scientifica in tutto ciò che riguarda il suo percorso di cura e lo sviluppo di un “product’s lifecycle”. Il paziente informato diventerà così un alleato del sistema sanitario rappresentando una ricchezza di informazioni che impatterà notevolmente la traiettoria di sviluppo di un prodotto e la comunicazione fidelizzata tra medico e paziente permetterà un aggiornamento costante dei “patient needs”.