TuttoFood e Seeds&Chips: SPRIM Italia cura il lancio di Corteva Agriscience in Italia
Per la presentazione della nuova società in Italia, SPRIM Italia si è occupata di progettare e organizzare la presenza di Corteva Agriscience a TuttoFood e Seeds&Chips curandone l’esecuzione in ogni fase. Presente con uno stand personalizzato per il primo e con un evento di un’ora e mezza per il secondo, si è parlato di sostenibilità del sistema agroalimentare con ospiti del calibro dello chef Bruno Barbieri e l’esperta di sistemi alimentari Florence Egal.
HEALTHY FOOD, HEALTHY PLANET – WHAT ROLE FOR INNOVATION?
Corteva Agriscience, società indipendente e interamente focalizzata sull'agricoltura, è costantemente alla ricerca di soluzioni che possano rendersi efficaci nel lungo periodo per migliorare la sostenibilità e la sicurezza di tutta la filiera agroalimentare. L’obiettivo della società è quello di non essere solo un fornitore di prodotti per l’agricoltura, ma diventare un chiaro punto di riferimento agronomico e gestionale per l’intero comparto agroalimentare italiano, salvaguardando l’ambiente e il pianeta.
Corteva ha voluto mostrarsi ufficialmente al mercato italiano presentando a Seeds&Chips (il Global Food Innovation Summit, che quest’anno si è svolto all’interno di TuttoFood) il dibattito “Healthy Food, Healthy Planet – What role for innovation?” per parlare di sostenibilità nel sistema agroalimentare.
Hanno preso parte alla conferenza lo chef Bruno Barbieri e Florence Egal (esperta in sicurezza alimentare e nutrizione, diete sostenibili e sistemi alimentari locali). Per Corteva sono intervenuti due referenti che hanno parlato della società e dei progetti in Italia: Vid Hedge, Leader Crop Protection Discovery di Corteva Agriscience™ e Renzo Pedretti, Marketing manager di Corteva Agriscience™ Italia:
“le nostre colture sono sotto attacco da parte di cambiamenti climatici, malattie e parassiti, mentre la nostra popolazione sta crescendo e le preferenze dei consumatori stanno cambiando. Tutto ciò significa che abbiamo bisogno di coltivare più cibo di migliore qualità per le persone e per l'ambiente, utilizzando meno risorse. Per realizzare questo, dobbiamo esplorare nuove innovazioni e tecnologie per supportare un pianeta sano con cibo sano" ha detto Vid Hegde, global leader, Crop protection discovery di Corteva Agriscience”.
L’intervento di Bruno Barbieri
L’acceso dibattito sui temi della sicurezza alimentare e della sostenibilità della filiera è stato accolto positivamente dal pubblico di Seeds&Chips e oltre 200 persone si sono fermate ad assistere all’evento. Interesse dovuto anche alla notorietà degli speakers, come lo chef pluristellato Bruno Barbieri che è stato scelto per parlare delle strategie da utilizzare per ridurre al massimo lo spreco in cucina e analizzare come si sta trasformando l’approccio dei consumatori nei confronti del cibo:
“Corteva Agriscience ha esposto le nuove tendenze orientate alla riduzione degli sprechi - la consapevolezza degli italiani nella scelta delle materie prime è sicuramente aumentata negli ultimi anni, ora dobbiamo concentrarci maggiormente sul consumo, solo impegnandoci e stando più attenti possiamo migliorare la sostenibilità delle nostre cucine, avendo un minore impatto sull’ambiente e sul portafoglio” ha concluso lo chef Barbieri.
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Cibo e big data: come la tecnologia rivoluzionerà il settore food
Le grandi startup del food si stanno muovendo rapidamente verso la “Food Tech”, un settore che fa leva sull’innovazione per trasformare la più grande attività economica mondiale: il cibo. La Food Tech introduce nuovi paradigmi per la produzione, conservazione, lavorazione, confezionamento, controllo, distribuzione e, non ultima, la comunicazione nel settore alimentare e in nutrizione.
La Food Tech favorisce sostenibilità e consapevolezza
Tra le applicazioni più concrete di questa rivoluzione tecnologica vanno citate le etichette intelligenti per accedere ad informazioni approfondite sui prodotti, tracciarne l’origine e acquistare con più consapevolezza, o ancora esperienze multimediali interattive che appartengono al campo del phygital marketing e ampliano l’esperienza d’acquisto: un esempio, i tour virtuali lungo la filiera produttiva.
Ma le possibilità sono grandiose, anche in campo di nutrizione e sostenibilità: stampanti 3d che ricreano l’alimento "ideale” a partire da un pattern di dati e informazioni sui consumatori, eating experience educative che incoraggiano e agevolano l’adozione di una dieta sana, sistemi di cognitive cooking per realizzare piatti mai visti, grazie alla sinergia tra dati e smart kitchen.
La Food Tech favorisce scelte alimentari corrette
L’uso di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, attingendo ad algoritmi e dati sui consumatori permette di mappare e tracciare i consumi alimentari e lo stile di vita dei consumatori. Si arriva così a delineare veri e propri profili nutrizionali, aggiornati in tempo reale e perfettamente aderenti alla realtà. Questo può aiutare i nutrizionisti e le aziende alimentari a comprendere al meglio le caratteristiche e le esigenze nutrizionali di ogni consumatore, realizzando così prodotti più che mai personalizzati e su misura.
Personalizzazione quindi, ma anche accesso alle informazioni. Siamo nell’era dell’informazione e spesso i consumatori sono ancora confusi da etichette poco informative e packaging “ingannevoli”. Sono ancora molti, la maggioranza, i consumatori non hanno una cultura alimentare e nutrizionale tale da comprendere a fondo i benefici o le controindicazioni di un determinato alimento: il 67% non sa scegliere i cibi con piena consapevolezza e il 66% crede alle fake news in materia di alimentazione. Al tempo stesso cresce il desiderio di ricevere informazioni sul cibo che si compra e si mangia: il 72% dichiara di voler sapere tutto ciò che è contenuto nel proprio cibo.
Ed è qui che la tecnologia può essere d’aiuto ai consumatori e una leva differenziante per le aziende e le startup del food: applicazioni per smartphone, smart food, etichette intelligenti sono solo alcune soluzioni per distinguersi.
La versione di SPRIM: contenuti e tecnologia
L’idea che anima la Contechnology™ riassume tutto quanto detto fino ad ora: SPRIM utilizza la tecnologia per rendere più accessibili, comprensibili ed efficaci i contenuti di informazione e di edutainment realizzati. Facilitare scelte alimentari sane per i consumatori significa proprio questo: non solo garantire accesso all’informazione, ma garantire un’informazione corretta, completa e scientificamente valida. Questo sia attraverso un lavoro sullo sviluppo di etichette funzionali e funzionanti, grazie alla nostra agenzia specializzata Way:Q, sia grazie alla realizzazione di applicazioni o algoritmi di valutazione e classificazione dei prodotti alimentari.
Discorso simile per la comunicazione su origine e filiera dei prodotti: lavorare su un concetto come la blockchain alimentare permette di raccogliere informazioni sui prodotti e offrire così ai consumatori tutta la trasparenza possibile su origini, trasformazione e distribuzione. La blockchain è un approccio rivoluzionario che non porta benefici solo al consumatore: questa soluzione garantisce ai retailer, all’industria di trasformazione e al mondo dell’Horeca maggiori sicurezze e un margine ridotto di errore.
Se vuoi conoscere le tecnologie usate e approfondire le nostre soluzioni scrivici per fissare una call o un meeting conoscitivo.
Virtual Reality e medicina
La realtà virtuale combina tre variabili (spazio, tempo, interazione) con la disponibilità di un’interfaccia grafica capace di creare ambienti in cui il soggetto può interagire in maniera attiva.
A seconda del grado di immersione e coinvolgimento esistono tre tipi di Realtà Virtuale: la Realtà Virtuale Immersiva (RVI), non Immersiva (desktop RV) e aumentata (AR). La prima è accompagnata da una forte sensazione di immersione nello spazio, esplorabile visivamente grazie alla possibilità di interagire con gli oggetti raffigurati virtualmente, nella seconda invece, l’ambiente creato non viene percepito come reale, non suscitando una sensazione di coinvolgimento.
La realtà virtuale per la terapia dei pazienti
La Realtà Virtuale non è divenuta solo oggetto di ricerca e interesse del mondo ludico e di intrattenimento, ma anche della scienza e della medicina, declinandola e applicandola al contesto riabilitativo fisico-organico e cognitivo-psicologico.
La Realtà Virtuale Immersiva consente di sollecitare sia le funzioni cognitive, uditive e visive che quelle olfattive e tattili, attraverso la creazione di programmi virtuali che simulano in modo estremamente realistico e interattivo situazioni e contesti di vita quotidiana.
Un esempio è il caso delle pazienti oncologiche ricoverate presso l’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” IFO di Roma; dopo il ciclo chemioterapico possono decidere di immergersi nella realtà virtuale per cercare di ridurre lo stato di angoscia e stress a cui il corpo è sottoposto. In questo caso la Realtà Virtuale Immersiva è oggetto di studio per l’osservazione dei benefici sulla qualità della vita e sulla capacità di migliorare l’aderenza terapeutica.
Formazione professionale, realtà virtuale
Le potenzialità della realtà virtuale possono essere utilizzate con successo anche in ambito formativo ed educativo. Il medico può intraprendere un corso pratico per addestrarsi al meglio nella buona riuscita dell’operazione, oppure nel corso dell’intervento altre persone possono assistere all’operazione in modo immersivo grazie alle potenzialità di una telecamera 3D per la realtà virtuale presente in sala operatoria. La realtà virtuale potrebbe esser utilizzata anche nel campo della salute pubblica per simulare il mondo visto da una persona con specifici problemi di salute in modo tale da poter sensibilizzare ancora di più l’opinione pubblica.
SPRIM Italia ha sperimentato diverse soluzioni che uniscono tecnologie innovative e contenuti di qualità, perno della Contechnology. L’aula virtuale, con materiali formativi immersivi e interattivi, è un ambiente di formazione flessibile e su misura, ideale per corsi ECM e FAD dedicati ai Professionisti della salute. I web seminar immersivi garantiscono poi un alto livello di interazione tra partecipanti e relatori. L'anamnesi virtuale, in ultimo, è un processo di raccolta di informazioni sui pazienti, attraverso la realizzazione di un ambiente digitale in cui l’interazione è protagonista.
Se vuoi saperne di più sui nostri servizi di formazione in realtà virtuale puoi scriverci.
Etichette aumentate: quando l'acquisto diventa interattivo
Secondo il Mipaaft nove italiani su dieci, desiderano acquistare prodotti con origine e provenienza chiara e leggibile. L’etichetta e il packaging ricoprono un ruolo sempre più centrale nel processo d’acquisto: sempre più consumatori vogliono conoscere l’intera filiera di produzione, le caratteristiche del prodotto, la sua storia e tanto altro. Se siamo quello che mangiamo, vogliamo sapere quello che mettiamo nel carrello.
L‘etichetta si configura come un ecosistema dalle mille possibilità e informazioni: uno scenario in cui la tecnologia può essere un alleato prezioso. Siamo al supermercato, scansioniamo con il nostro smartphone il QR code stampato sull’etichetta di una confezione di arance e scopriamo da quale coltivazione proviene, il nome dell’agricoltore e quando è stata raccolta o a quali trattamenti è stato sottoposto l’aranceto. O ancora, possiamo percorrere l’intera filiera di produzione attraverso materiali multimediali, tracciando il percorso del prodotto dalla raccolta al banco di vendita.
L'esperienza immersiva del packaging intelligente
Si parla di packaging intelligente, anzi, di Augmented Reality Packaging: un servizio grazie al quale i brand possono offrire ai consumatori un’esperienza unica e dal forte impatto narrativo ed emotivo. Il packaging diventa così un canale multimediale che può parlare con il consumatore e fornire, oltre alle informazioni obbligatorie, anche contenuti extra di intrattenimento e di edutainment: dalle indicazioni su come cucinare un alimento ai consigli nutrizionali personalizzati, dalle dinamiche di gaming ai concorsi online.
Gli italiani vivono in media 6 ore al giorno connessi a internet e 2 ore sui social media. Viviamo in un mondo in cui il confine tra reale e virtuale si fa sempre più sottile, in cui possiamo fare la spesa comodamente seduti sul divano e farcela arrivare a casa in un'ora. Brand e insegne della grande distribuzione devono rinnovare l’esperienza di acquisto e l’etichetta interattiva può essere la soluzione per arricchire l’esperienza di acquisto e permettere l’incontro tra virtuale e reale.
3 modi in cui l’etichetta aumentata può aiutare il tuo brand
· Racconta una storia Fai conoscere ai tuoi clienti l’identità del brand e dei tuoi prodotti grazie allo storytelling multimediale: parla del tuo brand, dei tuoi prodotti, offri servizi esclusivi.
· Guida l’acquisto L’86% dei clienti è disposto a pagare di più a fronte di una migliore esperienza d’acquisto. La realtà aumentata in etichetta può generare valore aggiunto sui tuoi prodotti.
· Fidelizza il cliente Un recente studio mostra come i Millennials siano il target meno fedele alle marche, con un 72% di tasso di abbandono. L’etichetta aumentata può offrire più trasparenza e favorire l’identificazione con il brand.
La versione SPRIM: contenuti e tecnologia
L’etichetta aumentata entra a pieno titolo nel phygital marketing (approfondisci nel nostro articolo dedicato), campo in cui SPRIM lavora da diversi anni grazie alla ricerca costante di nuove soluzioni tecnologiche. È nata così la ContechnologyTM è il nostro approccio che nasce dall’integrazione tra contenuti e tecnologia: massimizza le potenzialità dei contenuti e capitalizza il potenziale della tecnologia.
Sono tante le forme in cui può esprimersi l’etichetta aumentata: conformità normativa garantita dal nostro team regolatorio. Lo storytelling multimediale per raccontare storie tramite video che uniscono informazione e intrattenimento, creando così un’atmosfera interattiva e immersiva. I paesaggi esplorativi che permettono di immergersi in un’immagine tridimensionale e cogliere i più piccoli particolari, accedendo a contenuti extra ed esclusivi. I tour di filiera dove il consumatore può compiere un viaggio virtuale alla scoperta della filiera di un prodotto e l’immersive gaming in cui gli utenti possono conoscere il prodotto attraverso dinamiche di gioco.
Se vuoi conoscere tutte le possibilità dell’etichetta aumentata non esitare a contattarci.
Come i droni stanno cambiando la distribuzione dei farmaci
Il mondo della logistica sta vivendo una fase rivoluzionaria: stiamo parlando dell’utilizzo dei droni, i nuovi mezzi per il trasporto di farmaci. Il raggiungimento di luoghi estremi, di persone impossibilitate a muoversi e la riduzione dei costi sono gli obiettivi di questa nuova modalità di trasporto.
Il mercato degli aeromobili a pilotaggio remoto potrebbe arrivare a 21 miliardi USD entro il 2022 e sono diversi i progetti messi in piedi da aziende di tutto il mondo che li vogliono utilizzare per il farmaco a domicilio.
Droni e farmaci: dagli USA al Pacifico
Di recente avvio nella Carolina del Nord è un progetto firmato Ups, in collaborazione con il costruttore di velivoli a guida autonoma Matternet, per il trasporto di campioni e prototipi medici dalle strutture periferiche all’ospedale della zona. Ups dichiara che oltre a rispondere all’esigenza della richiesta in giornata, si evitano ritardi stradali e si migliora l’esperienza del paziente.
Anche DHL, leader mondiale di logistica, con il suo “Parcelcopter 4.0” debutta nel settore dei droni per il trasporto di medicinali nelle aree più isolate e difficili da raggiungere via terra, rifornendo così ospedali e farmacie.
E ancora, uno degli ultimi progetti riguarda “La Repubblica di Vanuatu”. Un arcipelago vulcanico situato nell’Oceano Pacifico meridionale a circa 1.750 chilometri dall’Australia. L’arcipelago, raggiungibile solo dopo lunghissimi viaggi aerei o via nave, lo rendono tra i più ostici da raggiungere, tanto che, Unicef, Governo australiano e il fondo globale alla lotta contro Aids, tubercolosi e malaria hanno iniziato a consegnare “medicinali a domicilio” grazie all’utilizzo di droni.
L’Italia non resta a guardare
Anche l’Italia rimane al passo con la tecnologia e le nuove sperimentazioni. L’asl di Grosseto ha lanciato l’iniziativa che prevede il trasporto di materiale sanitario e la ricerca di persone scomparse in quelle isole molto spesso irraggiungibili causa mareggiate o cattive condizioni metereologiche. L’utilizzo dei droni si estenderà anche alla provincie interne più disagiate e prevederà il trasporto di: “farmaci, materiale ematico, emoderivati, piccoli strumenti, materiale didattico e documenti, fino a un peso massimo di 30 chili”.
Questo nuovo strumento di trasporto di farmaci è sicuramente impattante nel mondo della sanità pubblica; tra gli elementi positivi c’è la possibilità di poter garantire farmaci salvavita e di raggiungere persone colpite da traumi con tempistiche e costi ridotti.
Se vuoi scoprire come utilizziamo la tecnologia puoi visitare la nostra sezione Contechnology™
Il futuro è arrivato ed è phygital
Oggi più che mai i brand si trovano a moltiplicare i possibili touchpoint con i consumatori “iperconnessi”. Catturare l’attenzione e mantenerla è tutt’altro che semplice e un supporto arriva dalla tecnologia: intelligenza artificiale, bot, realtà aumentata, sono tutti modelli d’interazione in grado di migliorare l’esperienza complessiva dell’utente e favorire la propensione all’acquisto.
Offline oppure online? Entrambi
Se il punto di vendita ricopre ancora un ruolo centrale nell’acquisto (il 93% degli acquisti in Italia è offline) è un dato di fatto che la trasformazione digitale ha aperto scenari imprevisti e ad elevato potenziale innovativo. In questo contesto ricopre un ruolo fondamentale il phygital marketing, cioè quell’approccio che grazie alla tecnologia crea una sinergia tra mondo fisico e digitale. Una sfida che, evidentemente, riguarda anche i retailer.
“La rivoluzione digitale è iniziata con la trasformazione e la trasposizione di quante più attività e funzioni "reali" in un'entità digitale. Oggi, la tendenza inversa sta diventando sempre più evidente; il virtuale sta iniziando a rivelarsi nel reale”.
Secondo dati Salesforce il 59% degli acquirenti utilizza lo smartphone in un negozio: il 48% lo fa per confrontare i prezzi, il 41% cerca informazioni, il 37% cerca i coupon. Coinvolgere il consumatore in punto vendita significa quindi creare interazioni con i device che hanno tra le mani: lo smartphone, su tutti. Ampliare ed arricchire l’esperienza di acquisto dando vita ad un universo di contenuti online permette di incrementare l’engagement e la completezza informativa nella fase decisionale per eccellenza.
Il phygital secondo SPRIM
Una strategia di phygital marketing si fonda su due presupposti fondamentali: da un lato l’applicazione di strumenti tecnologici innovativi, dall’altro la produzione di contenuti di qualità e, soprattutto, rilevanti per il target di riferimento. In una parola, Contechnology.
Un’esperienza che SPRIM declina sia in ambito food & retail che pharma & CHC. Se parliamo di prodotti distribuiti in GDO, il packaging può diventare il punto di partenza per un’esperienza multimediale interattiva: può fornire informazioni aggiuntive e approfondimenti nutrizionali o ancora dare vita a storytelling video immersivi, come i tour di filiera.
Nel settore pharma & CHC il phygital marketing apre scenari interessanti non solo verso il consumatore, ma anche nella relazione con i professionisti della salute (per cui abbiamo un servizio dedicato): soluzioni che uniscono esperienze fisiche e digitali consentono di ridurre i costi (ad esempio dell’in-person detailing), personalizzare senza fatica i contenuti e favorire l’engagement del target. A questo si aggiunge la possibilità di creare veri e propri scaffali virtuali, in cui visualizzare prodotti, schede tecniche e promozioni e consultare contenuti di approfondimento sviluppati dal brand.
Vuoi saperne di più? Scrivici per fissare una call o un meeting conoscitivo.